Il termine cru per indicare un vino è una parola piccola, appena tre lettere, ma dal potente richiamo evocativo e in grado di scatenare la curiosità di saperne di più. Ma che cosa significa “cru”? Nel linguaggio enologico, questa parola francese diventata comune anche fuori dalla Francia dove, assume significati diversi.
Cru in Francia
In Francia, il termine cru riferito a un vino assume un significato preciso e diverso rispetto all’Italia. “Cru” è il participio passato sostantivato del verbo “croître”, che vuol dire “ciò che cresce in una regione”, e viene usato nel mondo del vino proprio per indicare un particolare vigneto che è cresciuto in una determinata zona e dal quale si ottiene un vino particolarmente eccellente.
L’uso del termine francese cru ha origini antiche e pare sia stato usato per la prima dai monaci vignaioli della Borgogna, che usavano questa parola per riferirsi ai vigneti migliori dei loro possedimenti e che venivano delimitati da muretti per poterli riconoscere meglio. Ogni vigneto aveva un nome, al quale veniva aggiunto il termine “cru”. In Francia, dove l’uso di questo termine è regolamentato, esiste una scala di cru per indicare in maniera ancor più precisa e ampliare il significato del termine. Si va dai Premiers Crus (i vini ricavati dai vigneti migliori) a scendere: Deuxième Crus, Troisiemes Crus, Quatriemes Crus, Cinquiemes Crus e così via.