Cucinare per Leonardo da Vinci: questa la sfida accolta dalla chef Cristina Bowerman che ha ideato e realizzato un menù esclusivo e inedito in omaggio al Genio toscano. “Leonardo era un uomo aperto al mondo”, ha detto la chef dal palco del Teatro della Misericordia, lo scorso 11 aprile in occasione dell’evento Leonardo Genio del vino, sottolineando la straordinaria contemporaneità di Leonardo anche in tema gastronomico.
Per la chef Bowerman: “Leonardo Da Vinci è stato un pioniere dell’abbinamento cibo-vino e si aprì da subito a ingredienti e tecniche che non fossero solamente italiane”. Così è nato il menù “Visioni culinarie dal futuro”, un percorso culinario multisensoriale dove il cibo diventa materia creativa, intellettuale, spunto di riflessione e conoscenza di tecniche e culture nuove.
“Ho immaginato di cucinare per Leonardo da Vinci. Un genio poliedrico, talmente proiettato nel futuro che la sua visione del mondo ha oltrepassato i confini del suo tempo. Ha dedicato la sua vita al superamento del concetto di limite e le sue ricerche appaiono ancora oggi come visioni dal futuro.
La sua sconfinata opera è una sfida e un viaggio nel tempo”.
Da questo spunto nascono piatti insoliti e visionari come la Pergamena ripiena con mousse di astice, il Mini cono con tonno, gelato alle olive toscane e uva, o le Cosce di quaglia in chutney di albicocca nei quali le forme giocano con le strutture e i sapori. Il menù è anche una carrellata di ingredienti curiosi, contaminazioni e stimoli gustativi: Coppa di testa, polline di finocchio e crème fraîche, infuso di finocchietto, Sandwich di tartare di manzo con salsa piccante di arancia, capperi e tobiko al wasabi, Cappesante con midollo e pere fermentate, salsa di piselli e limone.
Un viaggio nel tempo e nello spazio senza però dimenticare le origini toscane, come nel caso delle Sfoglie soffiate di pomodoro, fagioli toscani, caviale e polvere di aceto, o Risotto con piccione, marzolino e rosmarino e Gnocchetti all’aglio nero, fave e limone candito.E chiude in dolcezza con Mini frangipane con cioccolato bianco e wasabi, le Gelatine di uva o le Tartellette con al vino rosso e frutta rossa. Una degustazione in 19 portate in cui si alternano colori, consistenze, gusti in grado di stimolare ogni senso: proprio come piacerebbe a Leonardo.
“Anche la cucina è in grado di aprire un varco temporale sul futuro e lo fa attraverso i sensi. Ho dunque ideato un menù che fosse un omaggio al Genio di Leonardo e alla sua vita. Con piatti originali, multisensoriali, dove i sapori giocano con le forme, la tecnica dialoga con la materia prima, la scienza con l’arte e l’agricoltura. Queste sono le mie visioni culinarie dal futuro.”