Il Pinot Grigio è considerato uno dei grandi vini bianchi internazionali ed è anche uno dei vitigni più diffusi fra le regioni del nord-est d’Italia (Friuli, Veneto e Trentino Alto Adige).
La forma del grappolo del Pinot Grigio ricorda una pigna, perché gli acini sono piccoli e molto ravvicinati e infatti il nome “Pinot” deriva dal francese “pin”, ossia il pino. Con tutta probabilità il Pinot Grigio deriva da una mutazione del Pinot Nero – che è una delle più diffuse e note uve a bacca rossa al mondo. Il Pinot Nero, nato in Francia e poi diventato un vitigno internazionale, si è infatti trasformato nei secoli in altre varietà: il Pinot Bianco, il Pinot Meunier e il Pinot Grigio.
Pinot Grigio: storia del vino
Pare sia stata rintracciata una menzione del Pinot Grigio in alcuni antichi documenti storici risalenti al 1375, dove risulta che dalla Francia fu commercializzato in Ungheria e in Germania, dove veniva chiamato “Rulander”. In Italia arriva qualche secolo più tardi, alla fine dell’Ottocento, insieme agli altri vitigni francesi e inizia a essere impiantato nelle regioni del Nord.
Il Pinot Grigio viene coltivato in zone con climi freddi e costanti: soffre gli sbalzi di temperatura e il caldo. Di conseguenza le regioni che lo ospitano sono il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige, il Veneto e la Lombardia.
Dei 67mila ettari mondiali vitati a Pinot Grigio, 31.360 ettari si trovano in Italia, specialmente nell’area denominata “Venezie”, che ha dato vita alla creazione di una specifica denominazione di origine controllata – il Pinot Grigio delle Venezie DOC – e al relativo disciplinare di produzione.
Pinot Grigio: caratteristiche del vino
Il gusto del Pinot Grigio si differenzia a seconda della zona di produzione e del metodo di vinificazione. Per esempio, nelle zone particolarmente fredde il vino avrà corpo e struttura, mentre dive si patisce escursione termica il sapore sarà più fruttato. Se vinificato a contatto con le bucce, il colore sarà ramato, altrimenti l’aspetto sarà di tono più chiaro e limpido. La varietà con cui si presenta sul mercato influisce anche sulla varietà del prezzo a scaffale con cui si acquista il Pinot Grigio. Nelle collezioni di Cantine Leonardo da Vinci sono presenti due Pinot Grigio: Dama con l’Ermellino Pinot Grigio Rubicone IGT della linea 1502 Da Vinci in Romagna e Pinot Grigio Delle Venezie DOC della linea Vitruviano. Il primo evidenza al naso aromi fiori di ginestra, gelsomino e sottofondo fresco erbaceo, mantenendo la tipica nota fresca al palato; il secondo più velatamente fruttato ricorda note di mela e pera e dona un sorso perfettamente bilanciato.
Pinot Grigio: abbinamenti cibo e vino
La versatilità del Pinot Grigio si traduce anche nelle diverse possibilità di abbinamento con il cibo, tanto da considerarsi un vino “a tutto pasto”. Il Pinot Grigio si stappa a partire dall’aperitivo o per accompagnare antipasti a base di salumi o frutti di mare, è ideale per i piatti di pesce saporiti, i primi piatti conditi con sughi di verdure o funghi, i formaggi e le carni bianche o uova. Le versioni più complesse e corpose si accompagnano a risotti o piatti speziati.
Pinot Grigio e curiosità
Il Pinot Grigio è particolarmente amato negli Usa e durante il lockdown è diventato il “domestic wine” delle famiglie americane che consumavano a casa i propri pasti. Lo dimostra un incremento dei consumi durante la pandemia che va dal +15% al +30% nel mercato americano.