Brunello di Montalcino: storia e abbinamenti | Leonardo Da Vinci

Brunello di Montalcino: storia, caratteristiche e abbinamenti

Brunello di Montalcino: storia, caratteristiche e abbinamenti

Insieme al Barolo è certamente uno dei vini più amati, celebri e apprezzati al mondo. Sinonimo di esclusività e piacere, il Brunello di Montalcino – a volte definito anche solo Brunello, a dimostrazione ulteriore della sua unicità – è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, prodotto da uve Sangiovese coltivate nel comune di Montalcino, in Toscana. Un territorio certamente benedetto e vocato per la coltivazione di vini di grande qualità.

Brunello di Montalcino: storia del vino

Anticamente a Montalcino si chiamava “brunello” la varietà di uva dalla quale si otteneva il vino rosso, e solo successivamente fu appurato che si trattava di Sangiovese e non di una varietà diversa. La storia del Brunello di Montalcino è legata a quella della famiglia Biondi Santi. Verso la metà dell’Ottocento, il farmacista Clemente Santi iniziò a sperimentare la produzione di vino rosso puro, e fu il nipote, Ferruccio, a dare impulso allo sviluppo del vino, al punto che nel 1932 il Ministero dell’Agricoltura dichiarò che il vino Brunello era “una recente creazione del Dott. Ferruccio Biondi Santi di Montalcino.”
Anche altri produttori si dedicarono alla produzione di questo vino e, dopo molte fiere, esposizioni e riconoscimenti nazionali e internazionali, nel 1966 il Brunello di Montalcino venne riconosciuto vino DOC e successivamente vino DOCG con un disciplinare che ne regola la produzione.

Brunello di Montalcino: caratteristiche del vino

Il territorio di produzione di questo famoso vino rosso italiano è ancora quello del confine storico del comune di Montalcino. Generalmente, il Brunello si presenta di colore rosso rubino intenso tendente al granato per l’invecchiamento. Sapore asciutto, caldo, un po’ tannico, robusto e armonico sono le inconfondibili caratteristiche di questo vino, che viene messo sul mercato dopo 5 anni dall’anno della vendemmia (6 anni, per la Riserva).

Il Brunello di Montalcino è un capolavoro dell’enologia italiana e per questo motivo Cantine Leonardo da Vinci lo ha inserito in ben due collezioni: Da Vinci I Capolavori, una linea di etichette che sintetizza l’eccellenza della produzione enologica italiana in abbinamento alle opere pittoriche di Leonardo da Vinci; la collezione Leonardo da Vinci Vitruviano, i cui vini rappresentano la massima espressione dell’armonia di gusto e aromi, esattamente come l’Uomo Vitruviano esemplifica la perfetta proporzione anatomica del corpo umano.
Nel caso della linea Da Vinci I Capolavori, il Brunello di Montalcino è abbinato al San Giovanni Battista, il santo con il dito all’insù, e rivela tutta l’anima elegante e classica dei vini toscani. Come testimoniato dai numerosi premi ricevuti: il Best of Show Brunello Gold Medal Mundus Vini 2019, il Bronze Medal International Wine Challenge 2019 e il Bronze Medal Decant World Wine Awards 2019.
Raffinato quanto il San Giovanni Battista anche il Brunello di Montalcino della collezione Leonardo da Vinci Vitruviano. La forza dell’alcol è supportata da tannini morbidi e da una buona acidità. Avvolgente e persistente, nel calice regala un sorso indimenticabile.

Brunello di Montalcino: abbinamenti vino e cibo

Gli abbinamenti Brunello e cibo favoriscono la cucina delle carni rosse, la selvaggina ei formaggi stagionati. I migliori abbinamenti per il Brunello sono sempre quelli con piatti molto strutturati, eventualmente accompagnati anche dal tartufo o dai funghi o salse particolarmente ricche. Senza dimenticare che per la sua struttura e complessità, il Brunello è anche un vino da meditazione. Per un servizio ottimale si scelgono bicchieri di cristallo dalla forma ampia e panciuta, considerando una temperatura di servizio di circa 18/20 °C. In caso di bottiglie molto invecchiate, è ideale l’uso di un decanter.