Rosso di Montalcino: il giovane Brunello | Leonardo Da Vinci

Rosso di Montalcino: il giovane Brunello

Rosso di Montalcino: il giovane Brunello

Montalcino è un delizioso borgo medioevale a Sud di Siena, nella bellissima Val d’Orcia. Considerata una “culla enologica”, la zona di Montalcino è famosa in tutto il mondo grazie al suo prodotto più importante e prelibato: il vino. Siamo nelle colline senesi, un territorio ben ventilato e luminoso, dove il clima è mite e le estati sono lunghe e asciutte, e per le caratteristiche geologiche e climatiche favorevoli è particolarmente adatto alla coltivazione della vite.

I produttori di questa zona, ottengono dagli stessi vigneti di Sangiovese ben due diversi vini con denominazione di origine controllata: il Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino. Le differenze tra Brunello e Rosso di Montalcino sono che il primo è destinato al lungo invecchiamento, mentre il secondo, più giovane, si apprezza per la sua particolarità freschezza e vivacità. Anche per questo motivo, certe volte ci si riferisce al Rosso di Montalcino con il termine “giovane” Brunello. Quel che è certo è che entrambi i vini rappresentano un’eccellenza toscana celebre e amata in tutto il mondo.

Il Rosso di Montalcino è un vino di pronta beva, di colore limpido, armonico e fragrante. Deve essere imbottigliato in bottiglie di forma bordolese.
Cantine Leonardo da Vinci ha inserito il Rosso di Montalcino in ben due collezioni: quella di ‘Da Vinci I Capolavori’ e nella collezione ‘Leonardo da Vinci’. I prezzi del Rosso di Montalcino, solitamente, non superano i 15 euro a bottiglia.

In particolare, la collezione Da Vinci I Capolavori abbina un’opera d’arte a una denominazione enologica e nel caso del Rosso di Montalcino l’etichetta riporta il dipinto degli Angeli di Leonardo.
Il Rosso di Montalcino Leonardo da Vinci è ottenuto dalle uve Sangiovese raccolte nelle colline di Vinci e di Cerreto Guidi. Al naso si presenta molto fine e avvolgente con un netto sentore di ciliegia e frutti rossi che lasciano posto ad un finale speziato. In bocca è intenso con una lunga persistenza, buono l’equilibrio fra i vari componenti.

Per la sua freschezza e la sua armonia si presta a molteplici abbinamenti, ma ideale è l’accoppiamento con la cucina tradizionale della Toscana: sia i piatti più rustici e rurali, della tradizione contadina, come pasta e piatti a base di carne carne, gli arrosti di maiale o pollame, così come le bistecche; ma è perfetto anche ai piatti più leggeri, a base vegetale, ottenuti da prodotti dell’orto, come legumi e cereali.