Come afferma Epicuro: “meditare bisogna su ciò che procura la felicità”. Ragion per cui, anche sul vino vale la pena soffermarsi a meditare al punto che esiste una famiglia di vini che sono proprio definiti “vini da meditazione”. Cosa sono i vini da meditazione lo dice la parola stessa: si tratta di vini particolarmente strutturati e complessi che richiedono tempo e calma per essere apprezzati; sono vini da assaporare lentamente, a cui dedicare il giusto tempo e attenzione.
Per questo motivo i vini da meditazione si differenziano dai vini da pasto e dai vini invecchiati: i vini da meditazione possono essere gustati anche da soli, non necessariamente in abbinamento con un piatto o un cibo.
Tra i vini delle collezioni di Cantine Leonardo da Vinci si può scegliere un vino da meditazione per eccellenza: il Vin Santo. Prodotto da uve Trebbiano raccolte a mano in una piccola zona collinare di Vinci, il Vin Santo Villa da Vinci ha un intenso color ambra, emana profumi di frutta secca, fichi, mandorle e miele; ricco e vellutato in bocca, è dolce e ben bilanciato da una buona acidità.
Un vino da meditazione rosso è poi il Brunello di Montalcino della Collezione I Capolavori, che si lascia scoprire con lentezza nei suoi intensi sentori fruttati di more, ribes nero e ciliegie. Sempre ne I Capolavori, l’Amarone della Valpolicella Classico è considerato un vino da meditazione per le sue formidabili doti sensoriali: al naso presenta un bouquet etereo, intenso e persistente con note spiccate di ciliegia matura e prugna, percezione di vaniglia, cioccolato, spezie e caffè, dovute alla lunga maturazione in legno e all’affinamento in bottiglia.
Come si degusta un vino da meditazione?
Si tratta di vini che accompagnano ogni pensiero, e cosa c’è di meglio di un buon calice di vino per prendersi il tempo da dedicare a scoprire quante storie può raccontare una bottiglia? Come dice il significato stesso, il vino da meditazione richiede tempo per essere gustato e quindi si assaggiano o a fine pasto o in momenti diversi da quelli dedicati alla consumazione del cibo. Il tempo e una degustazione lenta permettono di percepire ogni dettaglio dell’esperienza gustativa. La loro caratteristica di avere una ricca personalità, profumi e sapori molto intensi rende particolarmente difficile un abbinamento, ma per solitamente per i vini da meditazione si possono fare abbinamenti con dolci e dessert e formaggi – specialmente gli erborinati.
In Italia si producono diverse tipologie di vini da meditazione, solitamente si tratta di vini dolci, vendemmie tardive, passiti, ma possono essere anche vini secchi con un lungo lasso di tempo che intercorre dalla vendemmia alla bottiglia. I vini da meditazione invitano all’introspezione ma anche al confronto: degustarli in compagnia è un buon modo per invitare a cogliere ogni sfumatura, sia di profumi che di sapore.