La polenta è una preparazione semplice e antica, tipica del Nord ma diffusa in ogni regione italiana. Gli ingredienti sono fondamentalmente due: farina di mais e acqua. Ce n’è anche un terzo, invisibile ma indispensabile: il tempo. Perché per fare la polenta alla maniera tradizionale occorre mettere l’acqua sul fuoco a bollire e poi gettare “a pioggia” la farina man mano continuando senza sosta a mescolare. La polenta è un piatto tipico invernale, corroborante e confortevole. Ma è al tempo stesso un piatto economico, gustoso e versatile perché si presta a tante interpretazioni.
Polenta e condimenti: quali sono i più utilizzati?
La polenta quasi mai viene gustata sola. È sempre accompagnata da un condimento. Va da sé che l’abbinamento della polenta con il vino dipende proprio da che tipo d’interpretazione si sceglierà per portare in tavola questa delizia semplice e senza tempo.
Polenta concia e vino
Tra le ricette più popolari e amate c’è sicuramente quella della “polenta concia”, ossia arricchita dal gusto dei formaggi, specie quelli alpini come la Fontina Dop o il Bitto e il burro di malga. Si tratta di un piatto molto energico, ideale per la fine di una giornata invernale trascorsa nella neve. Il vino giusto da abbinare alla polenta concia dovrà quindi essere un partner robusto e di medio corpo, come per esempio il San Zio Toscana IGT della collezione Villa da Vinci, ottenuto dalle migliori uve Sangiovese coltivate nei vigneti di Villa Da Vinci.
Polenta taragna e vino
Una variante della tradizionale polenta gialla è la “polenta taragna”, o semplicemente taragna, in cui oltre alla farina di mais è usata anche la farina di grano saraceno. Si tratta di un vero e proprio piatto unico, tipico della Valtellina che i buongustai amano servirla con insaccati o luganega.
Il vino ideale da abbinare alla polenta taragna scegliendo fra l’ampia gamma delle proposte di Leonardo da Vinci (che oltre alla farina di mais è composta anche da farina di grano saraceno, burro e formaggio), è anch’esso un vino strutturato come il Sangiovese Riserva della collezione 1502 da Vinci in Romagna.
Polenta al sugo di funghi o al ragù e vino
La polenta è un piatto versatile, dicevamo, poiché riesce a sposarsi con qualsiasi sugo: tra i più amati sono gli abbinamenti con il sugo di funghi, o quello di carne (dal ragù al gulasch, dalla salsiccia allo spezzatino). In questi casi solitamente il vino da abbinare alla polenta con il sugo è un vino rosso: un Rosso di Montalcino, per esempio, della collezione I Capolavori o un Toscana Rosso della collezione Leonardo da Vinci.
Polenta con pesce e verdure
Ma la polenta si sposa anche con sughi di pesce o con delicate verdure. Perché dunque non provare un abbinamento con vini bianchi o rosati? Il Portocanale di Cesenatico, è un Sangiovese Rubicone Igt rosato, e accompagna volentieri un piatto leggero di pesce e polenta. Così come il Vermentino Streda è il partner ideale di un piatto di polenta con un sugo leggero di pesce.
Trattandosi di un piatto di origine contadina, la polenta è stata oggetto anche di rivisitazioni in chiave di economia domestica e “no spreco”: per questo motivo la si trova anche in diverse preparazioni dolci. Con la polenta avanzata, infatti, si possono cucinare torte e biscotti. Da abbinare, in questo caso, come un vino dolce e antico come il Vin Santo Toscano.
Ricette di polenta si trovano in ogni regione italiana, dalla polenta con le seppie che si mangia Venezia alla “frascatula” (si mangia in Basilicata e anche in Calabria e Sicilia ed è a base di polenta, patate, sugo o cotechino), dalla polenta fritta barese e messinese alla polenta dolce che si prepara in Toscana. La regola sempre valida, in caso di abbinamenti con piatti microtipici di una località, è quello di gustare un vino locale: perché quel che cresce insieme, sta bene insieme.