L’Annunciazione di Leonardo: segreti e curiosità | Leonardodavinci.it

L’Annunciazione di Leonardo: segreti e curiosità

L'Annunciazione di Leonardo da Vinci

L’Annunciazione” è una delle opere più famose di Leonardo da Vinci, insieme alla “Gioconda”, alla “Dama con l’Ermellino” o all’ “Ultima Cena”. Si tratta di un dipinto ad olio e tempera su una tavola di 98×217 cm, un capolavoro giovanile di Leonardo, datato fra il 1472 e il 1475 e conservato nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Proprio per il suo valore iconico e simbolico, Cantine Leonardo da Vinci ha scelto quest’opera per rappresentare la linea di Villa Da Vinci, una collezione dedicata ai Crus dell’azienda raccontati dai dettagli del dipinto:

Cosa rende L’Annunciazione di Leonardo un capolavoro pittorico?

A quei tempi, Leonardo da Vinci è un giovane poco più che ventenne, allievo nella bottega del Verrocchio e pare che L’Annunciazione sia una delle prime committenze realizzate dal Genio rinascimentale. L’Annunciazione è un capolavoro che colpisce per l’impostazione dello spazio e l’ambientazione della scena: Leonardo da Vinci si scosta volutamente dall’iconografia tradizionale del tempo, per collocare un tema sacro come l’annuncio della nascita di Gesù in un’ambientazione naturalistica e terrena. Il paesaggio non è dipinto seguendo la tipica prospettiva geometrica quattrocentesca, ma degrada prospetticamente verso il fondo grazie a sfumature di colore fra contorni di montagne, del fiume e di una città che si intravede tra gli alberi minuziosamente curati.

Dov'è ambientata la scena?

Leonardo da Vinci ha ambientato l’Annunciazione in un giardino recintato, un ambiente esterno medioevale tipico per monasteri e conventi dell’epoca.

Quali sono gli elementi del quadro che ricorrono nelle etichette dei vini Leonardo da Vinci?

La Collezione Villa Da Vinci si compone di quattro vini (tre rossi e un bianco) che riportano in etichetta alcuni dei principali elementi fondanti dell’opera: l’Arcangelo Gabriele, la Vergine e il fiore di giglio simbolo di purezza e castità.

In quali elementi la maestria di Leonardo? I dettagli.

Oltre ai toni sfumati tanto cari all’artista che si scorgono sullo sfondo, i panneggi delle vesti dell’Arcangelo e della Vergine, risultano particolarmente curati e studiati nelle pieghe ampie e morbide, a delineare la plasticità delle figure raffigurate ed inserendole realisticamente nella scena. Un altro particolare molto realistico è dato dal velo trasparente che pende sul leggio sotto al libro delle Sacre Scritture che Maria sta leggendo. Nulla è lasciato al caso e tutto è curato nel minimo dettaglio, così come negli elementi decorativi classici del leggio: dalle volute ioniche, al festone co foglie di frutta, alla conchiglia, simbolo della “nuova Venere”, cioè Maria, e della bellezza eterna.

Gli errori di prospettiva

Alcuni studiosi affermarono che il dipinto presenta un apparente errore di prospettiva, riscontrabile nel braccio destro della Vergine più lungo rispetto a quello sinistro e nella proporzione delle sue gambe, troppo corte rispetto al busto. Chi confuta questa tesi è convinto del fatto che si tratta di una scelta dello stesso Leonardo, data dalla necessità di un obbligato punto di vista: se non la si guarda frontalmente, infatti, le distonie prospettiche si ricompongono.